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sabato 9 febbraio 2008

Il telaio (introduzione)

Il principale attrezzo per la realizzazione di tappeti e kilim è sicuramente il telaio. Costruirlo con assoluta precisione risulta indispensabile per garantire una forma perfetta dei manufatti, che viceversa potrebbero risultare sbilenchi. Se oggi risultano preferibili telai in acciaio a quelli di legno, in grado di garantire una perfetta forma del prodotto finito, si resta decisamente stupiti nel rilevare la perfezione ottenuta in taluni manufatti annodati nel tempo, con telai in legno decisamente più spartani e instabili di quelli adottati negli atelier persiani e turchi. L'attrezzo è costituito da due montanti e da due subbi, pali orizzontali paralleli su cui vanno fissati ben tesi i fili dell'ordito, distribuiti sempre su due livelli per consentire il passaggio della navetta che tesserà la trama. Per effettuare tale operazione si può procedere in due modi, ma è sempre importante un'assoluta precisione per evitare sgradevoli difetti di manifattura. Nel primo caso si legano ad uno ad uno i fili a un subbio, mentre nel secondo si utilizza un unico filo d'orditura che, dopo essere stato fissato al subbio inferiore, viene fatto passare su quello superiore. Un palo sempre fisso, detto liccio, tiene ben divisi i due livelli delle catene d'ordito, mentre un altro liccio lo fa spostare in avanti, permettendo il passaggio della trama.
Principalmente i telai adottati per la realizzazione dei tappeti sono di due tipi: quelli orizzontali e quelli verticali. A ognuna di queste tipologie verrà dedicato un ampio articolo descrittivo.

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