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lunedì 31 marzo 2008

Frammenti di tappeti

Pazyrik a parte, i primi frammenti di tappeti annodati sopravvisssuti alla storia e a noi pervenutici risalgono al 500 e 600 d.C. e sono stati ritrovati nel Turkestan da Sir Aurel Stein e da A. Von Le Coq. Questi ritrovamenti corrisponderebbero a quanto tramanda Senofonte che cita i tappeti di Sardi (capitale della Lidia - Impero Sassanide) come famosi in tutta l'Asia Minore per la finezza della loro annodatura. Molto interessanti (sempre nel Turkestan) sono gli antichissimi affreschi di Turfan, dove assistiamo alle più antiche immagini di tappeti probabilmente di feltro, intesi come rappresentazione della potenza religioso-spirituale, alla glorificazione del Buddha. Sui rilievi di Al Tar invece, non lontano dalla città irachena di Karbala, in grotte destinate all'inumazione dei defunti, furono rinvenuti brandelli di tappeti con doppio vello, databili tra il 250 ed il 650 d.C. .Furono probabilmente tessuti in area persiana, e probabilmente utilizzati per la sellatura dei cavalli, come sembra confermare la tecnica della doppia annodatura, quanto mai adatta nella riduzione dell'attrito.


A. Von Le Coq in una sua spedizione nel Turkestan.

1 commenti:

antonio ha detto...

Infatti, è proprio a Turfan e a Noin-Ula, nella Mongolia, che questi reperti furono trovati. Purtroppo queste reliquie, che erano ospitate nei sotterranei della zecca di Berlino, sono state distrutte da un bombardamento alleato nel 1945. Con loro, sono scomparsi numerosi reperti che il von Bode aveva raccolto nella sua lunga ed appassionata ricerca. I disegni di quei frammenti, ritrovati da Stein-Le Coq, riportavano disegni tuttora in uso come il “cane corrente” e la “bordura a rombi” di alcuni Kuba. Se poco si può dire dell’importanza stilistica di questi frammenti, sono importantissimi come anello di collegamento tra il Pazyryk e i prodotti realizzati nell’Asia centrale da dove, con le invasioni dei popoli nomadi asiatici, l’annodato si diffonderà in Persia ed in Anatolia. Buona serata.