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giovedì 6 marzo 2008

Materie prime - La seta

I tappeti in seta vengono notoriamente classificati tra gli esemplari più pregiati. Tale fama è sicuramente meritata, poichè le fibre seriche sono in grado di conferire ai manufatti una lucentezza davvero unica, rendendo cangianti i colori e nitidi i disegni. Sono inoltre molto resistenti alla trazione e per questo adatte a realizzare orditi con una buona tenuta, impreziositi poi da nodi fitti e piccolissimi, che solo la seta permette di eseguire. Già nelle manifatture antiche questo materiale era utilizzato per realizzare gli esemplari di maggior pregio, tradizione che tutt'ora prosegue, anche perchè solo esperti annodatori sono capaci di non sprecare eccessive quantità del prezioso materiale nella fase di lavorazione. Tra gli esemplari in seta tutt'ora più pregiati, ricordiamo i Qum, gli Isfahan e i Kashan, gli Herekè e gli Agra.
La seta pura si ricava dal bozzolo del bombice del gelso, detto comunemente baco da seta. In esso l'animaletto si avvolge nel momento della metamorfosi che lo farà diventare crisalide e poi farfalla. gli allevatori nutrono i bachi con gelsi di ottima qualità, poichè l'alimentazione è determinante per ottenere un filato pregiato. Non appena formati, i bozzoli vengono essicati per far morire le crisalidi, quindi immersi in bagni di acqua calda per liberarli da ogni impurità. Ogni bozzolo è poi svolto in fili che vengono poi successivamente ritorti insieme, per la realizzazione dei tappeti solitamente si usano filati con 7-9 fibre.
Uno degli aspetti che rende la seta così preziosa è l'elevata percentuale di scarto in fase di lavorazione: da sette chili di bozzoli si ottiene non più di un chilo di seta pura.
La Persia che non dispone di allevamenti di baco da seta, produce la maggior parte dei tappeti in seta importando questo bene prezioso dalla Cina o da altri paesi orientali. La seta naturale usata invece per i tappeti turchi (Herekè, Kayseri e Ladik) proviene invece dai bachi da seta di Bursa, che è uno dei pochi centri di produzione di seta naturale ancora esistenti al mondo.

In ordine: il baco ed uno splendido tappeto realizzato in seta.

1 commenti:

antonio ha detto...

Volevo aggiungere che anche a Nain, secondo una tecnica definita "gharty", si utilizza la seta per profilare alcuni decori. La lucentezza del materiale li pone in evidenza, quasi in rilievo. Un saluto.