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giovedì 19 giugno 2008

Il gallo

Un simbolo molto frequente nei tappeti e specialmente nei sumak è Il gallo, antico simbolo solare e di resurrezione carico di implicazioni positive. Rappresentato sin dal VI secolo a.C. su monete greche e ceramiche, ha costituito da sempre anche motivo di decorazione nell'arte protostorica di civiltà antiche come quella babilonese, indiana e cinese.
Nel culto fondato da Zoroastro il gallo rappresentava il risveglio delle passioni e della vita.
Per le sue qualità e caratteristiche rappresentò nell'immaginario collettivo cristiano e non solo il carattere dell'uccello della luce, non a caso le lampade ad olio dei fonditori greci e romani rappresentavano l'iconografia del gallo, idem dicasi per le lampade in teracotta e bronzo degli antichi egizi. Sin dall'antichità al canto del gallo è stato riconosciuto il potere di allontanare le tenebre e con esse i cattivi spiriti. Inoltre all'animale vengono riconosciute e identificate precise qualità, quella dell' azione, del risveglio, del richiamo al lavoro, l'antitesi dell'ignavia.
Da buon cacciatore di insetti dannosi ai raccolti è stato anche identificato come animale talismanico per il buon raccolto. Il simbolo del gallo è molto frequente nei tappeti del Fars nonchè nei sumak caucasici.

1 commenti:

antonio ha detto...

A riprova che in culture diverse si possono sviluppare gli stessi percorsi iconografici, in Sardegna viene molto spesso utilizzato, sia per decorare tappeti, copricassa, centro tavola, il disegno a “pudighedda”, sorta di piccolo gallo, pollo, gallina. Infatti, in una civiltà ancestrale ed agricola come quella sarda, il gallo e la gallina erano animali che popolavano, accompagnavano, condividevano, il difficile vivere quotidiano. Saluti.