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sabato 19 luglio 2008

Un po di storia: l'ultimo Khan

Ricevo e pubblico molto volentieri questo articolo sull'ultimo Kahn che mi manda un mio amico lettore:

A proposito di “nomadi”, volevo segnalare la storia dell’ultimo grande khan tribale che la Persia abbia avuto. Si chiamava Nassr Khan Qashqa’i. Discendente diretto di Jani Khan, fondatore nel XVIII° secolo della “lega Qashqa’i”, morì esiliato negli Stati Uniti nel 1984. La sua storia è emblematica per capire come i mutati equilibri di potere hanno causato la scomparsa di un modo di vivere. Il ruolo del khan si tramandava di padre in figlio, anche se, a volte, all’interno della tribù questo modo successorio era contestato da altri membri del clan. Gli shah, a loro volta, proteggevano tutti coloro che, messi a capo del gruppo, rinunciavano ad ogni tentativo di allargare il dominio su altri ceppi nomadici, aumentando così potere e ricchezza. Nel khan, i componenti della tribù o della lega, vedevano una doppia carica: quella a loro favorevole di protettore, distributore dei pascoli, giudice nelle controversie, ma anche quella di riscossore delle tasse e reclutatore di truppe in nome dello shah. Molti khan, come quello Qashqa’i divennero ricchi e potenti, mettendo spesso in discussione il potere dello shah e del governo centrale. All’inizio del millenovecento Reza Shah, dopo aver creato un esercito forte e moderno, capì che poteva fare a meno dei khan e, negli anni trenta, dichiarò il nomadismo fuori legge. Proibì ogni tradizione, compreso abiti e tende, che avesse legame con la cultura nomade. Nassr Khan e la sua famiglia, con altri capi tribù, fu mandato in esilio per la prima volta. Ben presto l’economia dei Qashqa’i fu messa in crisi; la miseria e la povertà mise in ginocchio quella che era, con i Bakhtiari, la più importante comunità nomade persiana. Nel 1941, la Russia e l’Inghilterra costrinsero Reza Shah ad abdicare: questo permise il loro rientro in patria. Nassr Khan riuscì, in breve tempo, a riorganizzare la malandata “lega Qashqa’i”. Per farlo, concordò con i ricchi notabili della tribù un’equa distribuzione delle risorse rimaste: ogni famiglia ebbe un asino ed un numero di animali tale da permetterne la sopravvivenza. La sua popolarità, negli anni 40/50, divenne grande all’interno della lega, ma lo strappo con lo Shah era insanabile. Nel 1962, Mohammed Reza Pahlavi, aiutato dal governo americano, varò il programma terriero che da un lato favoriva l’agricoltura, ma dall’altro impediva l’ampliamento dei pascoli con la conseguente impossibilità per i Qashqa’i di accrescere le loro greggi. Inoltre, l’organizzazione delle migrazioni, divenne pertinenza dell’esercito ed un alto ufficiale affiancò quei khan, una volta alleati di Nassr Khan, che non davano sufficienti garanzie di sottomissione. Nonostante questi continui controlli, Nassr Khan e suo fratello Khosrow Khan erano visti con crescente preoccupazione dallo shah. Per questo furono nuovamente esiliati, mentre ad altri capi tribù fu interdetto l’accesso all’Iran meridionale. Khosrow Khan venne in Europa ed avviò un’attività di vendita di tappeti e Nassr Khan risedette nuovamente negli Stati Uniti. Nel 1979, dopo la rivoluzione Khomeinista, sposata in pieno dai due fratelli, rientrarono in Iran. Nassr Khan fu accolto trionfalmente ed accompagnato, con un corteo interminabile di automezzi, nei territori Qashqa’i. Dopo una prima esaltante condivisione del nuovo regime, iniziò ad avere dubbi sulla gestione del paese e sulla riorganizzazione della società civile iraniana. I suoi dubbi lo fecero diventare nuovamente un pericolo per il regime che ne decretò l’eliminazione. Riuscì, con l’aiuto di alcuni capi tribù curdi iraniani, a fuggire nuovamente in America, mentre il fratello Khosrow Khan, catturato dalle Guardie rivoluzionarie, fu giustiziato. Terminava per sempre la potenza pluricentenaria dei popoli Qashqa’i e con lei l’ultimo residuo dell’economia nomadica.

(Liberamente tratto da “Tappeti tribali” di James Opie – Vallardi)

1 commenti:

Barry O'Connell ha detto...

Nasser Khan e suo fratello Khosrow Khan ha preso il denaro e armi dagli Stati Uniti e un alleato degli Stati Uniti nella metà est di rivolta contro l'ayatollah Khomeine. In due mesi la rivolta degli Stati Uniti fermato il sostegno. Entro due anni Khosrow Khan è stato impiccato nel Shiraz (8a ottobre 1982) da parte della Guardia Rivoluzionaria. Ora dopo 16 anni, il Qashqai sono meglio sotto la Repubblica islamica la loro erano sotto la Pahlavi Shahs.
Vi preghiamo di perdonare il mio povero italiano
Barry