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domenica 31 maggio 2009

I tappeti Kerkì


Voglio dedicare una piccola citazione agli ormai scomparsi tappeti Kerki. Si tratta di una varietà di "Afghan" di particolare pregio, che ha avuto il suo momento migliore di produzione nell'ottocento, e che oggi è completamente interrotta salvo squallidi tentativi di imitazioni afghane e persiane quando non addirittura turche. I tappeti Kerki prendono il nome dal paese vicino al confine dell'Afghanistan sul fiume Amu-Daria (anticamente noto con il classico nome di Oxus) che è stato il loro centro di produzione.

I Kerkì conservano la decorazione a medaglioni disposti in file regolari ma sono riconoscibili per la maggior bellezza della lana, del colore e della annodatura. Hanno inoltre caratteristiche cimose colorate in rosso, alte e percorse da righe di trama verdi o blu.

Esiste anche una varietà di Afghan Kerki realizzati invece in Persia da immigrati afghani e prodotta nella vicina provincia del Khorassan, più precisamente nel circondario di Firdaus : si tratta di esemplari non particolarmente belli, spesso con tinte brutte ed annodatura mediocre.

domenica 17 maggio 2009

Caucasici antichi e vecchi quelli storti, quelli veri.

Questo video che ho scovato su youtube documenta un'esposizione di Sotheby's - avvenuta qualche tempo fa ad un'asta (dicembre 2007) - di tappeti caucasici di vecchia e antica lavorazione. I teleobiettivi entrano nei tappeti rivelando le classiche irregolarità di formato e di disegno dei veri e antichi tappeti caucasici; il tutto ovviamente a dispetto della diffusa e sbagliata convinzione che i perfettissimi tappeti di Shirvan o di Mogan presenti in questi ultimi decenni nel mercato siano realmente originali. Il commento è in inglese, ma è il valore delle immagini quello che conta.




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sabato 16 maggio 2009

Per i più piccini - la favola del tappeto magico

Simpatica fiaba animata a tema "tappeto volante", da far vedere ai figli e ai nipotini più piccoli.

sabato 9 maggio 2009

Tappeti "trapiantati" e tappeti "generati"

Esistono due tipologia di tappeti:
  • quelli trapiantati in una zona geografica determinata a causa della presenza in essa di condizioni particolari di civiltà e di sviluppo storico
  • e queli invece generati o nati in certe zone geografiche a causa delle caratteristiche ambientali naturali delle stesse e sono quindi strettamente imparentate fra di loro.

Oggi i tappeti trapiantati surclassano in numero quelli ancora genuini e ancora corrispondenti (almeno indicativamente) alle necessità di realizzazione espressionistiche e strutturali per le quali venivano realizzati un tempo. Si può inoltre liberamente affermare che tutti i tappeti floreali e arabescati sono tappeti sempre "trapiantati" in quanto espressione artistica su commissione e creatività di sultani o di mercati esterni. L'identikit degli antenati dei tappeti "trapiantati" è quello di un tappeto grossolano, di lana di capra o di cammello, a pelo folto, con nodo grosso, con colori forti o comunque in contrasto bicromo, e con disegni geomentrici semplici. Anche dove non esiste cronaca, è impossibile pensare che ad una produzione citata nei testi o documentata in qualsiasi altro modo non preesistesse antecedentemente una produzione locale, rurale e prima ancora nomadica caratterizzata da elementi simili a quelli sopra descritti. Il fascino del tappeto nomadico è questo, quello di rappresentare come un "fossile vivente" quelle caratteristiche ancora sopravvissute ad un passato ancestrale alq uale tutti siamo legati ma che consciamente ci siamo dimenticati. In uno dei miei prossimi articoli (che pubblicherò sia quì che su su tappetimagazine e su Saecula) cercherò di trattare in chiave assolutamente inedita il tema controverso dell'ancestralità del tappeto.

mercoledì 6 maggio 2009

Artigianato persiano


artigianatopersiano.com è un sito da poco apparso sulla scena e a quanto pare ancora in costruzione. Contiene un database con la maggior parte dei negozi di tappeti in Italia, il che può rappresentare un'opportunità per quei commercianti digiuni di internet che volessero comunque realizzare un loro piccolo spazio nella rete.

lunedì 4 maggio 2009

Tappetologia su Wikipedia

Era incredibile che su wikipedia non esistesse ancora una pagina dedicata alla Tappetologia.
Da questa mattina esiste. Ho aperto infatti una pagina dedicata all'esplicazione di questa giovane scienza e man mano (con l'aiuto di amici e collaboratori) verrà arricchita con note e contronote.

Ecco la pagina: http://it.wikipedia.org/wiki/Tappetologia

domenica 3 maggio 2009

Il cane che corre

Segnalo un mio articolo di ampio respiro pubblicato quest'oggi su Tappetimagazine a proposito del controverso motivo a cane che corre. La molteplicità dei testi di tappeti descrive spesso sommariamente questa simbologia che è invece quasi sempre presente nelle bordure dei tappeti caucasici e anatolici, come pure nelle decorazioni dei tessili copti e nell'architettura greca e romana oltre che nei decori del vasellame ellenico e nell'arte cinese ed orientale in genere. Lo scritto cerca attraverso un processo di astrazione e di deduzione una risposta decisamente più consona alla certo più comoda interpretazione che tutto debba originarsi dal mandala e dalla cultura cinese.
http://tappetimagazine.blogspot.com/2009/05/il-cane-corrente-origine-neoltica-e.html

venerdì 1 maggio 2009

Tappeti di feltro pressato e cannucciati


E' interessante anche approfondire le varianti intrapprese dalle varie culture orientali per la realizzazione di tappeti di diversa tecnica e materiale da quelli classici. Un tipo di tappeto ricamato, proveniente dall'india, e più specificatamente dal Pakistan abbastanza conosciuto in occidente ma di poca durata, è quello eseguito su disegni originari del kashmir, composto da un leggero strato di feltro pressato, in colore bianco o grigio, su cui sono ricamati con punti sul generis "catenella" dei decori vegetali o delle greche in tinte tenui ma stridenti. I bordi sono costituiti direttamente dal pelo del feltro lasciato libero. Una certa limitata produzione per uso locale di tappeti di feltro pressato viene regolarmente realizzata anche nel Kirghyzistan dove però i colori sono spesso tendenti al rosso e i decori più complessi; si chiamano tappeti Shyrdaks.
Gli Shyrdaks (manufatti originari della tradizione mongolo-altaica) si preparano con due superfici di colore diverso dove successivamente vi si intagliano i motivi decorativi scelti, in modo da inserire la forma di un colore nello spazio vuoto dell'altro.Le varie parti vengono poi cucite insieme con una doppia treccia e ancora evidenziate da ricami. Il tutto viene posato, ricucito e trapuntato su una base di feltro che dà ulteriore solidità al tappeto.
Per chi fosse interessato a questo genere di manufatti segnalo il libro "I tappeti Shyrdaks - feltri della tradizione nomade del Kirghizistan" edito da Le Arti Tessili a cura di Gina Morandini.
Sempre nel Kyrghyzistan vengono prodotti originali cannucciati decorati con i medesimi motivi geometrici tipici dei tappeti e dei kilim ivi prodotti.