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martedì 23 giugno 2009

Riconoscere il nodo utilizzato per la realizzazione di un tappeto

Per riconoscere il genere di annodatura utilizzata per la realizzazione di un tappeto è necessario piegarlo dal dritto nel senso della larghezza. Quivi si apriranno le file dei nodi: se i due baffi del nodo escono dal collo del medesimo affiancati ed all’interno di due orditi, è “ghiordes". Se invece questi escono ciascuno a fianco degli orditi, e solo uno ha il collo, si tratta di nodo "senneh".

Il controllo si può anche comunque fare dal rovescio:
Il nodo senneh si esegue passando il filo intorno a una catena dell'ordito, lasciando uscire un capo tra la prima e seconda catena e facendo invece uscire l'altro capo tra la seconda e la terza. Il nodo seguente viene fatto sulla terza catena ed esce con un capo tra la terza e la quarta e con uno tra la quarta e la quinta. Dal rovescio appare quindi estremamente uguale e regolare, essendo ogni catena di ordito cavalcata da un filo. Il nodo ghiordès si esegue invece cavalcando con il filo due catene di ordito e uscendo con i due capi, al centro delle catene cavalcate ; le catene risultano quindi prese due a due, e tra la seconda e la terza non c'è collegamento. Dal rovescio infatti il tappeto annodato col nodo ghiordès si riconosce perché le catene di ordito sono accostate a coppia come tante e regolari "costoline".

N.B. per un occhio allenato è possibile individuare il genere di nodo anche dalla semplice posizione del vello. Il tappeto infatti non possiede solamente un vello ed un controvello determinati dal senso lungo il quale l'annodatore annoda, ma presenta anche un orientamento determinato dal genere di nodo realizzato: dritto quando è ghiordes, lateralizzato quando è senneh.

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