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domenica 1 novembre 2009

Tappeti di lana e lacrime - mostra fotografica di Armin Wegner

Una mostra fotografica che ripercorre, attraverso le immagini del poeta Armin Wegner, il dramma e la diaspora armena del 1915 e la nascita di una comunità e di una manifattura di tappeti armeni in Puglia è stata inaugurata venerdì 30 ottobre, alle 18.30, nei locali della Fondazione Banca del Monte Siniscalco Ceci di via Arpi 152. Intitolata Armin Wegner e gli Armeni in Anatolia, 1915 – Nor Arax: la comunità armena a Bari, questa mostra resterà aperta fino a giovedì 12 novembre; successivamente, si trasferirà a Bari dove verrà ospitata dal Fortino di Sant’Antonio. A rendere possibile l’iniziativa, l’impegno appassionato di Stefan Nienhaus, docente di Letteratura Tedesca presso la Facoltà di Lettere dell’Università degli Studi di Foggia. Armin Wegner era un poeta tedesco, che a quei tempi prestava servizio come ufficiale sanitario in Turchia. Rischiando la sua stessa pelle, Wegner documentò il dramma armeno con la sua macchina fotografica. Il Nox Arasse cui fa riferimento il titolo della mostra è il Nuovo Arasse (è il Po degli armeni, qualcosa di più di un grande fiume): questo era il nome del villaggio che venne fondato alla periferia di Bari intorno al 1926. Qui, forti di una maestria secolare, i profughi continuarono a intrecciare pregiatissimi tappeti, dai colori e dai disegni inconfondibili: ancora oggi, la famiglia Timurian è attiva nel capoluogo pugliese nella commercializzazione di questi capolavori artigianali, proseguendo l’attività avviata quasi un secolo fa dal loro avo Diran, che già all’epoca finiva – attraverso i suoi manufatti – nelle più belle case baresi. In esposizione, dodici pannelli fotografici, opera di Claudio Grenzi, che raccontano la costruzione del villaggio e la lavorazione dei tappeti, la vita nel villaggio e la Casa dei bambini. Proprio uno di quegli splendidi tappeti viene esposto nella mostra foggiana, per permettere a tutti i visitatori di ammirare con i propri occhi un esempio concreto di questa forma di artigianato che, per accuratezza e creatività, assume i contorni di una vera arte e parla di un popolo, di una tragedia, di un esempio di dignità.

http://www.fondazionebdmfoggia.com/
http://www.claudiogrenzi.it/

Articolo tratto e adattato da: http://www.viveur.it/magazine/articolo.asp?id=11567

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